Sicilia in bicicletta

Dettaglio

Attraversare la Sicilia in bicicletta è un’avventura meravigliosa. L’isola merita di essere visitata lentamente.

Avrai l’imbarazzo della scelta, dal momento che tante sono le associazioni nel territorio che propongono percorsi organizzati. Qui di seguito vi diamo qualche idea per intraprendere alcuni dei tanti itinerari possibili.

L’itinerario che collega Trapani a Siracusa, attraversa alcune delle località più belle dell’isola. Da Trapani, in direzione di Agrigento, si può scegliere di passare dall’acropoli di Selinunte, o in alternativa da Segesta.

Un percorso di rara bellezza è la linea di costa che separa Trapani da Marsala, una distesa di acqua marina liscia e calma che riflette l’azzurro del cielo di Sicilia.

In questa estremità occidentale della Sicilia si trovano le Saline della Laguna, un territorio unico di fronte l’isola di Mothia, lungo la famosa “via del sale”, portale di ingresso alla Riserva Naturale delle Isole dello Stagnone. I suggestivi mulini a vento fanno da cornice ad un paesaggio fatto di vasche, canali, cumuli e mucchi di sale. Più lontane, le tre perle: le isole Egadi.

La ciclovia principale si trova nella provincia di Agrigento: 170 chilometri di percorsi tra mare e siti archeologici. Partendo da Porto Palo di Menfi, per esempio, si possono raggiungere pedalando i centri di Sciacca e Menfi fino a Montallegro. Si può scoprire la riserva del WWF di Torre Salsa e, da qui, iniziare il percorso panoramico che passa per Realmonte, Capo Rossello, Scala dei Turchi e Porto Empedocle, dove c’è la casa natale di Luigi Pirandello. La Valle dei Templi è praticamente a due passi…

Spostandoci all’interno della Sicilia, vicino Caltanissetta, altro itinerario interessante è quello che passa tra castelli e infiniti campi di grano, da Gela verso il castello medievale di Mazzarino; in alternativa si può andare verso Mussomeli, e visitare l’antico castello.

L’itinerario si allunga nel paesaggio rurale intorno Ragusa, tra muretti a secco che si incrociano sulla strada costiera, fino ad arrivare a Donnafugata, il castello dalle affascinanti leggende che ha stimolato la fantasia di numerosi registi tra cui Luchino Visconti nel Gattopardo.

Spazio poi alla ciclovia barocco, che passa in rassegna le città protette dall’UNESCO come Modica, Scicli, Palazzolo Acreide e Noto, verso Siracusa. Ed eccoci nella costa meridionale, verso l‘isola delle Correnti e verso Capo Passero, il comune più a sud d’Italia; da qui si incontra la Riserva di Vendicari, poi la Riserva Marina del Plemmirio e, infine, Siracusa.

Tanti sono gli itinerari nell’Alto Belice Corleonese, nella provincia di Palermo. Si attraversano cittadine come Monreale, famosa per il suo meraviglioso Duomo (UNESCO), Piana degli Albanesi, nota per i cannoli, Palazzo Adriano, set cinematografico del film “Nuovo Cinema Paradiso”, Cefalà Diana, conosciuta per le affascinanti terme arabe, la Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, dove ha sede la Real Casina di Caccia, e infine Corleone.

Cambiando zona, imperdibile per chi non teme la fatica, è la salita sull’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, inserito dall’UNESCO nel Patrimonio mondiale dell’Umanità.

“3.340 metri di altitudine, massiccio unico e maestoso che sorge dal mare e chiede solo di essere risalito, pedalato, conquistato. Una montagna che può essere scalata tutto l’anno, in inverno come in estate. Nei mesi freddi serve un giacchetto più pesante per scendere ed al massimo sono soli tre-quattro i giorni all’anno ove la neve vi impedirà di percorrere i suoi versanti; mentre in estate scalare l’Etna lasciando in basso la calura siciliana sarà una esperienza rigenerante”.

È così che il progetto Parco ciclistico dell’Etna descrive le ascese al vulcano, proponendoci sei salite ben mappate. L’apposita segnaletica, che invita a prestare attenzione e a rispettare la presenza dei ciclisti, fornisce tutte le informazioni sulle caratteristiche dei percorsi. La prima ascesa va da Ragalna a Piano Vetore (14 chilometri); la seconda va da Nicolosi a Rifugio Sapienza (18 chilometri); la terza, che da Pedara giunge a Rifugio Sapienza, rappresenta la salita più impegnativa; il quarto percorso parte da Zafferana fino a Rifugio Sapienza; la quinta salita parte da Fornazzo, frazione di Milo, e arriva al Rifugio Citelli; per ultimo, il percorso ciclistico va da Linguaglossa fino a Piano Provenzana. Tutte le ascese sono intitolate ad atleti campioni del mondo sportivo ciclistico.

Scopriamo il Parco dei Nebrodi attraverso itinerari che lambiscono laghetti, ruscelli, fitti boschi, ampie vallate e brusche vette. Partiamo da Portella Femmina Morta nei pressi di Mistretta per arrivare a Portella Mitta, vicino Floresta per la cosiddetta dorsale di Nebrodi, lunga circa 65 km.

Arriveremo fino a Lago Maulazzo, che invita ad una sosta nel prato, e poi verso il Lago Biviere di Cesarò dove capiterà di incontrare animali al pascolo come i cavalli sanfratellani e i suini neri dei Nebrodi.

Dal lago del Biviere di Cesarò, il paesaggio si apre sulle Rocche del Castro e il centro abitato di Alcara Li Fusi.

Altri percorsi, organizzati in base al livello di difficoltà e durata, sono all’interno del Parco delle Madonie. Nella zona troviamo tante cittadine che rispecchiano l’anima della Sicilia, come Geraci Siculo, Petralia Soprana e Cefalù, annoverati tra i borghi siciliani più belli d’Italia.

Il viaggio continua… da Palermo a Caccamo in bici.

Scopri di più sugli itinerari in bicicletta, in base ai tuoi interessi: Arte e Cultura, Sport e Avventura.

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