Il Vino in Sicilia

Dettaglio

Quella dei vini in Sicilia è una lunga e affascinante storia che ci riporta ad antichi scambi, a collaborazioni tra diversi popoli, a coraggio e visione.

Antichi reperti archeologici testimoniano che la Sicilia è stata una delle prime regioni italiane a conoscere l’arte dell’enologia.

In passato abbiamo prodotto tanto vino, soprattutto da taglio, utilizzato per lo più per dare corpo a vini più attraenti e sofisticati. Infatti, fino agli anni Cinquanta, le nostre cantine sociali esportavano il vino siciliano verso la Francia e il nord Italia per aumentare la gradazione alcolica e bilanciare il colore dei vini più rinomati.

Solo recentemente assistiamo, nella storia del vino siciliano, all’interesse sempre più crescente di appassionati produttori impegnati con coraggio ad innovare, trasformare e migliorare la qualità delle nostre vigne, sperimentare nuove tecniche, ammodernare gli impianti. Il sole, la terra, le colline e la brezza di mare hanno fatto il resto, dando come straordinario risultato, una varietà di vini siciliani con un ruolo di prim’ordine nel panorama internazionale.

La raffinata ospitalità offerta dalle tante aziende vitivinicole sparse in tutta l’isola, insieme all’accesso alle diverse cantine aperte al pubblico per le degustazioni, ti danno l’opportunità di apprezzare la produzione di vini siciliani DOC e DOCG tra rossi, bianchi, rosati, liquorosi e spumanti, derivanti dalla coltivazione di vitigni autoctoni; in primis lo Zibibbo, il più antico, importato dai fenici a Pantelleria, il Nero d’Avola, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Carricante, il Catarratto, il Grillo, il Frappato, il Perricone e l’Inzolia.

La viticoltura in Sicilia è concentrata per l’80% nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani. Quest’ultima ne rappresenta oltre il 50% dell’intera regione. L’unica DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) è il Cerasuolo di Vittoria, prodotto nella zona di Ragusa, con i vitigni Nero D’Avola e Frappato. Il Nero d’Avola è fiore all’occhiello siciliano: dal sud-est, tra Ragusa e Siracusa, si è poi diffuso ovunque, spesso con risultati altalenanti, confrontandosi con il fenomeno dei vitigni internazionali ed ergendosi a simbolo enologico siciliano.

Nelle provincie di Trapani e Palermo si producono i tre vini DOC (Denominazione di Origine Controllata) Alcamo, Marsala e Contessa Entellina. Il Marsala, il vino liquoroso tra i più noti e primo vino DOC della storia vinicola italiana, è prodotto in tutta la provincia di Trapani, ad eccezione dei comuni di Pantelleria, Alcamo e Favignana, che hanno già i propri vini autoctoni.

Caratteristico dell’isola di Favignana è il Favinia le Sciabiche, un vino antico, tornato sulle tavole dopo più di un secolo ad opera di viticoltori coraggiosi e orgogliosi della loro terra baciata dal sole, dal mare e dai venti. Non per ultima, la denominazione di origine Sicilia DOC, istituita nel 2011, è una delle più importanti DOC dell’intera regione.

Nelle zone di Menfi, Agrigento e Licata vi sono diverse cantine che producono tanti vini interessanti, situate nel territorio compreso tra le DOC Santa Margherita di Belice, Sambuca di Sicilia e Menfi. Cantine che nella vinificazione utilizzano, oltre ai vitigni autoctoni, altri internazionali, come lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Syrah.

In provincia di Caltanissetta, nel territorio dei comuni di Butera, Riesi e Mazzarino c’è la DOC Riesi, con la produzione di vini bianchi, rossi, rosati ma anche spumanti e vendemmia tardiva.

Anche i vini prodotti dai vitigni dell’Etna sono molto ricercati: le condizioni climatiche create dal vulcano e i venti che provengono dal mar Ionio donano carattere e vitalità. Uno dei sentieri del gusto più battuti dell’isola è proprio all’interno della provincia di Catania e va da Fiumefreddo a Randazzo passando da Piedimonte Etneo, dove ha sede il Museo della Vite, e Castiglione di Sicilia.

I vini delle colline dell’Etna D.O.C. rappresentano vini d’eccellenza che parlano dell’unicità di un territorio nelle cui viscere scorre e ribolle la lava e che ospita la vite. I protagonisti di questo itinerario enoturistico da sogno saranno vini rossi, rosati e spumanti prodotti da Nerello Mascalese e Cappuccio, vini bianchi creati con Carricante e Catarratto, Inzolia, Grecanico.

È doveroso citare anche la zona di Messina con ben tre DOC: Faro, Mamertino e la famosissima Malvasia delle Lipari. Proprio Lipari, l’isola maggiore dell’arcipelago delle Eolie, ha dato il nome a questo vino dal colore giallo dorato e un odore gradevolmente aromatico.

Da gustare anche la produzione vinicola del Val di Noto. Qui, e in tutta la provincia di Siracusa, proviamo il Moscato di Noto, un moscato bianco, e il Nero d’Avola, un rosso molto conosciuto.

Tra Passiti, Moscati e Malvasie, Nerello mascalese, Zibibbo, Inzolia, la Sicilia riesce a conquistare i palati più esigenti.

Se sei alla ricerca di sapori eclettici che stuzzichino la tua sete di scoperta, ti interesserà conoscere la storia delle leggendarie viti reliquia. Nel 2003 una équipe composta da enologi, agricoltori, produttori ed esperti agronomi si mise alla ricerca delle antiche viti autoctone del Mediterraneo che si credevano ormai perse per sempre. Bussando casa per casa, visitando i terreni di vignaioli e arzilli vecchietti orgogliosi di poter prender parte ad un progetto tanto ambizioso, questi ricercatori sono stati in grado di individuare 15 uve sopravvissute nel tempo e creare un campo sperimentale in cui riportare alla luce antichi vini ormai dimenticati. Nel 2019 i primi vitigni reliquia sono stati iscritti al Registro Nazionale delle Varietà. Oggi cresce l’interesse intorno a queste varietà archeologiche, pregiatissime ed evocative, che daranno spinta all’enoturismo siciliano.

Numerose aziende vinicole dell’isola lavorano affinché si possa godere al più presto del nettare di queste uve che Madre Natura ha pensato bene di custodire nel cuore pulsante della Sicilia.

Con un calice in mano e il cuore ebbro di stupore, non ti resta che andare alla ricerca di vini pregiati da gustare insieme ai tradizionali sapori della gastronomia siciliana, scegliendo itinerari lungo le strade del vino che attraversano la Sicilia, dal mare verso la collina e intorno al vulcano.

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