Miti e leggende di Sicilia

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La Sicilia è terra di miti e leggende. Fin dall’antichità, per le sue straordinarie caratteristiche naturali, la presenza di vulcani e vette innevate, di boschi, laghi e fiumi, paesaggi ameni immersi nell’entroterra vasto e collinare, costiere rocciose e placide insenature sabbiose, ha suggestionato e solleticato la fantasia popolare. I luoghi del mito sono seminati lungo il tour della Sicilia Orientale, che da Capo Peloro (Torre Faro), passando attraverso antichi borghi montani e marinari, arriva fino a Capo Passero (Portopalo).

COLAPESCE. A Messina è ambientata la versione più famosa della leggenda di Colapesce, un pescatore vissuto al tempo di Federico II e che personifica il forte legame di ogni siciliano con la sua terra. Avendo sentito parlare delle formidabili capacità natatorie del giovane, il Re lo mise alla prova sfidandolo a recuperare alcuni oggetti negli abissi, fino a quando Colapesce non emerse più dall’acqua. Si racconta che egli si trovi ancora oggi sotto l’Etna, a sostenere una delle tre colonne su cui poggia la Sicilia, impedendo che l’isola sprofondi nel mare. 

MAGIA SULLO STRETTO. Il tratto di mare che separa la Sicilia dalla Calabria è sempre stato un luogo ricco di suggestione e di fascino. La navigazione dello Stretto di Messina, infatti, era considerata particolarmente difficile per le correnti rapide e irregolari e i venti che soffiano violenti e talora in conflitto tra loro. Questo alimentò il mito di Scilla e Cariddi. Il vortice di Cariddi (colei che risucchia) si forma davanti alla spiaggia del Faro. Quello di Scilla (colei che dilania) interessa la costa calabrese. A Messina si può ammirare una meravigliosa rappresentazione dei due mostri nella Fontana del Nettuno, custodita al Museo Regionale. Nello Stretto di Messina si può osservare un’affascinante illusione ottica nota in tutto il mondo come “Fata Morgana”. Pescatori e marinai venivano tratti in inganno da miraggi di fantastici castelli dalla sagoma insolita o isole dall’aspetto mutevole. I Normanni ne restarono talmente affascinanti da ricamarci su una leggenda con protagonisti Re Ruggero I d’Altavilla e la fata Morgana. 

SUA MAESTÀ L’ETNA. Tra i vulcani di Sicilia, l’Etna rappresenta uno dei luoghi più incantevoli e suggestivi del pianeta, nonché scenario di leggende e rimandi storici. Gli antichi greci credevano che qui Efesto, il “fabbro degli dèi”, dio del fuoco e della metallurgia, avesse la sua fucina, e inoltre che sotto al vulcano si trovasse l’accesso al Tartaro, il “mondo dei morti”. Tra le leggende anglo-sicule, quella con protagonista Re Artù racconta di come il prode guerriero invocò l’aiuto dell’Arcangelo Michele, il quale risaldò Excalibur con la lava dell’Etna. 

L’ISOLA DEI CICLOPI. Molte tappe del viaggio più famoso di tutti i tempi sembrano ricadere proprio in Sicilia. L’episodio di Ulisse e Polifemo narrato nell’Odissea, potrebbe essersi svolto alle pendici dell’Etna. Omero racconta di come Polifemo, dopo essere stato accecato dall’astuto Ulisse, lancia massi enormi nella direzione dei naviganti. Così si spiega l’origine dei faraglioni di Acitrezza, chiamate proprio “Isole dei Ciclopi”. Ma secondo altre affascinanti interpretazioni, è Novara di Sicilia con la sua Rocca Salvatesta la vera terra dei Ciclopi.

ACI E GALATEA. Acitrezza, Acireale, Acicastello… Molti paesini in provincia di Catania tramandano nel loro nome il mito di Aci, il bellissimo pastorello che si innamora di Galatea e che viene trasformato in fiume dopo essere stato ucciso da Polifemo

ARETUSA. Tra i luoghi da non perdere nella Sicilia orientale, la Fonte Aretusa nell’isola di Ortigia, nella parte più antica di Siracusa, prende il nome dalla ninfa tramutata in fonte dalla dea Diana

L’ISOLA DELLE CORRENTI. Secondo la leggenda, nelle acque che lambiscono la punta più a sud della Sicilia, avrebbero veleggiato i marinai di Ulisse. Sull’isola delle Correnti di Capo Passero approdò il valoroso eroe troiano Enea. 

Miti e leggende animano anche l’entroterra di Sicilia.

IL RATTO DI PERSEFONE. Nel Geoparco Rocca di Cerere, a pochi chilometri da Enna, nei pressi del lago Pergusa, si svolge il mitico ratto di Persefone (o Kore), la fanciulla figlia di Demetra e Zeus rapita da Ade, il dio degli Inferi. In preda alla disperazione, Demetra invoca l’intervento di Zeus, minacciando di non far produrre più frutti alla terra. Ade, che non vuole separarsi definitivamente da Persefone, con l’inganno fa mangiare alla giovane dea alcuni chicchi di una melagrana, impedendole così di far ritorno fra i vivi. Ma Zeus consente a Persefone di far ritorno sulla terra per otto mesi, per poi passare il resto dell’anno negli Inferi. Da qui ha origine l’alternanza delle stagioni in Sicilia, rinomata per il suo dolce clima.

LE TRUVATURE. Altri luoghi del mito sono legati al mistero delle leggendarie Truvature, che ritroviamo spesso nei racconti della tradizione con protagonista Giufà. 

LE EOLIE, DIMORA DI EOLO. Nella mitologia greca l’arcipelago delle Eolie era considerato dimora del dio Eolo, il re dei venti. Incaricato da Zeus, il suo compito era quello di stare a guardia delle anfore contenenti i venti stessi. 

I MONTI DI DIONISO. Secondo la mitologia greca, un’altra divinità scelse la Sicilia come sua dimora. Si tratta di Dioniso, dio del vino e dell’ebbrezza, che sui monti Nebrodi veniva celebrato dalle baccanti attraverso gli antichi culti misterici.

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