Riserva dello Zingaro
Dettaglio
Lì dove mare e natura selvaggia si incontrano – e in Sicilia capita spesso – il risultato è sempre straordinario. Se poi si aggiunge un tramonto di quelli che non si scordano più, i profumi della macchia mediterranea, acqua cristallina con tonalità che vanno dal verde smeraldo alle sfumature di blu cobalto, allora si capisce di trovarsi in un luogo davvero speciale.
La Riserva dello Zingaro è una delle più ammirate perle naturalistiche siciliane. Qui il rapporto con il mare è autentico come secoli fa, se non millenni; mancano quasi del tutto le opere dell’uomo, fatta esclusione di alcuni caseggiati rurali.
Non c’è una strada litoranea, non ci sono auto, non c’è rumore se non quello del vento e delle onde.
La Riserva è nata proprio per il volere sottoscritto da migliaia di cittadini che hanno impedito la costruzione di una strada che congiungesse direttamente Scopello a San Vito Lo Capo. Grazie a loro, qui c’è un rapporto diretto fra l’uomo e la ginestra, l’olivastro o il leccio, fra l’escursionista e lo sguardo incuriosito di una volpe o di un gabbiano incontrati per caso sul proprio cammino.
Percorrendo il sentiero costiero, si dipana davanti a noi un percorso di ben sette chilometri, da Scopello a San Vito Lo Capo, in una continua scoperta di meraviglie di eccezionale varietà, con l’occhio che vaga tra le tantissime calette azzurre di puro incanto: Cala Tonnarella dell’Uzzo, Cala Marinella, Cala Berretta, Cala della Disa, Cala del Varo, Cala Capreria, dove i delicati cromatismi dei levigati ciottoli bianchi si alternano all’asprezza della roccia. Gli itinerari sono tanti e tutti ricchissimi di sorprese.
Visitare la Riserva dello Zingaro, anno dopo anno, significa scoprire nuovi scorci e dettagli che le altre volte erano sfuggiti. Imperdibili i panorami dal sentiero di mezza costa, con una vista che semplicemente non si trova da nessun’altra parte del mondo. E poi, l’atmosfera fuori dal tempo del Bosco di Scardina o del Borgo Cusenza, ancora intatti, tanto che ci si aspetta di vedere da un momento all’altro uscire un pastore o un contadino curvo sotto il peso degli anni. Mettiamoci alla prova: c’è il sentiero alto, tra i pini d’Aleppo e la macchia mediterranea.
La Riserva dello Zingaro è un piccolo Paradiso Terrestre e piace all’escursionista più accanito e a chi, semplicemente, non vuole perdersi l’esperienza unica di bagnarsi in queste acque limpidissime e trasparenti, dalla temperatura perfetta, magari con la maschera per esplorare il fondale, o ancora godersi il sole caldo sulle minuscole spiaggette, in una costa selvaggia, dove l’uomo appare quasi superfluo.
Eppure, tra la ricchissima flora e la fauna di questi luoghi accarezzati dagli elementi, tra la polvere dei sentieri e la schiuma del mare, sembra di sentirsi a casa.
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